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Tag: Poesie

A Natale papà diventa geniale

Si avvicina il Natale
e papà ,che è un tipo speciale,

attraversa la neve fitta
per salire su una vecchia soffitta..

Entra e si mette a rovistare
Tra le tavole vecchie da riutilizzare

Poi se ne esce con quel che ha trovato
Ed un progetto già lo ha ideato:

farà una slitta per il suo bambino
e la dipingerà di rosso rubino!

In poco tempo il lavoro è fatto
Ed il suo piccolo pare “matto”

Va su è giù per le colline
Di neve fresca e le bambine,

vicine di casa, esterrefatte,
da quella slitta sono molto attratte.

Quel bravo papà già altro ha in mente:
anche quelle bambine farà CONTENTE!

Il bambino senza pazienza

( storiella natalizia) 
 
Giorgino alle ore  ventidue  
Era già stufo di fare le faccende sue: 
 
preparare la tazza per Babbo Natale 
con qualche biscotto davvero speciale, 
 
liberare il caminetto dagli oggetti 
per rendere i passaggi diretti.. 
 
Alle ventitrè non ne poteva più, 
gli venne un’idea guardando il cucù: 
 
“ E se spostassi la lancetta di un’ora?” 
Detto fatto e l’uccellino cantò ancora e ancora, 
 
per dodici volte il cucù sbucò 
ma Babbo Natale non ci cascò! 
 
Gigino fu scoperto, ci fece una figuraccia, 
al biscotto dovette aggiungere un bel pezzo della sua 
focaccia! 
                                      (Marzia Cabano)

Una stellina veramente felice

Cera una volta una stellina lassù 
Che brillava nella notte blu, 
 
Faceva CIAO a tutti sopra al Mondo, 
con tutti avrebbe voluto fare un girotondo, 
 
mandava baci al lupo, all’orso 
ma ognuno proseguiva e faceva il proprio percorso.. 
 
Una sera di dicembre ,un abete meraviglioso, 
tutto addobbato ,alto e un po’ vanitoso, 
 
alzò lo sguardo e vide lassù 
la bella stellina che guardava giù 
_ Che meraviglia! _ Pensò  
-La stella, ancora, io non ce l’ho 
 
Ma poiché sono il più bello davvero, 
per me ci vorrebbe un bell’astro vero!- 
 
Allungò i rami  e l’afferrò, 
la stellina un poco si spaventò 
 
ma quando vide la gente incantata, 
non pensò più a niente ,era agitata 
 
ma soddisfatta  e felicissima, 
non era più una stella comunissima 
 
ma la più bella sulla sommità 
di un Albero  che  donava la felicità
                              (Marzia Cabano)

Piccolo principe di Germana Bruno

Ѐ piccolo il mio mondo e ci sto soltanto io,

non parlo o ti confondo con strano chiacchierio,

saltelli e gesti strani col corpo e con le mani e fisso su qualcosa lo sguardo mio si posa,

ti chiedi cosa penso, ti sembro senza senso.

Son alte e forti mura Costruite intorno a me,

ti faccio un po’ paura, non sono come te.

Ѐ un altro mondo il mio e tu non riesci a entrare diversa lingua ho io e tu non sai capire.

Se solo vuoi provare, se prendi l’astronave,

potrai da me atterrare e forse anche capire, perché, in ogni viaggio,

un nuovo paesaggio ti apre gli occhi e il cuore,

per renderti migliore.