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Riconoscere l’ansia patologica per riuscire a contrastarla

Come si cura l’ansia patologica? Perché si verificano le crisi di ansia? Quali sono le conseguenze dell’ansia?

Cerchiamo di rispondere a queste e ad altre domande

L’ansia è un’emozione comune a ognuno di noi; a volte, però, essa valica i limiti della consuetudine e si trasforma in una vera e propria patologia. In questo caso, non si ha a che fare con un disagio momentaneo, ma ci si ritrova alle prese con un ostacolo che rende difficile svolgere qualsiasi azione quotidiana. L’ansia assume le sembianze di una malattia nel momento in cui dà origine a sintomi fisici che non possono essere tenuti sotto controllo: il rischio è quello che la personalità individuale finisca per rimanere annientata. Per questo motivo è molto importante capire come si cura l’ansia patologica. 

Perché si verificano le crisi di ansia

Tutte le crisi di ansia sono la conseguenza di un disagio profondo a livello individuale, in equilibrio tra la necessità di pace e il bisogno di realizzarsi. Nei disturbi più gravi, si manifestano i cosiddetti attacchi di panico, mentre nel caso delle forme ipocondriache i problemi vengono somatizzati. Chi soffre di un attacco di panico si trova, da un momento all’altro, a dover fronteggiare una situazione di apprensione che può sconfinare nel terrore. In alcuni casi i sintomi psichici sono estremamente gravi: la paura di impazzire e la paura di morire sono due esempi tra i tanti.

Gli attacchi di panico

Non di rado gli attacchi di panico sono caratterizzati da sintomi fisici facili da individuare: una sensazione di oppressione al torace, le palpitazioni o le vertigini. Tutte queste circostanze fanno sì che il paziente non sia in grado di avere con la realtà un rapporto normale. Può essere che l’ansia sia correlata a una paura particolare: per esempio il terrore di ritrovarsi in un ambiente stretto e di rimanere chiusi all’interno, oppure il timore di restare soli.

Le conseguenze dell’ansia

L’ansia può avere molteplici conseguenze: i disturbi somatici, per esempio, si concretizzano in molteplici dolori o in fastidi a diversi organi, anche se in realtà essi non presentano alcuna lesione clinica. Va detto che il quadro dell’ansia si fa tanto più complicato ed eterogeneo quanto più le capacità operative della persona vengono coinvolte in profondità. Nel momento in cui il soggetto non è in grado di reagire a ciò che succede all’esterno, ci può essere bisogno di un supporto farmacologico, grazie a cui il senso di minaccia e di insicurezza vengono neutralizzati.

Come riconoscere l’ansia

Non è detto che vi siano sempre delle crisi acute ad agevolare il riconoscimento dei disturbi di ansia, che di frequente sono contraddistinti da manifestazioni momentanee: si tratta, in pratica, di allarmi non giustificati o di idee fugaci che sono il segnale di un problema che non può essere sottovalutato. Un generico sentimento di insoddisfazione e di irrequietezza è un possibile campanello di allarme, al pari della perdita di concentrazione per le mansioni abituali. Manifestazioni fugaci di mal di testa e muscolatura più rigida della norma sono altri effetti dell’ansia. 

Curare l’ansia a Padova: l’esperienza del dottor Legacci

Per la cura dell’ansia a Padova si può fare riferimento all’esperienza e alla professionalità del dottor Adriano Legacci, che è in grado di fornire tutto il supporto necessario per un corretto trattamento delle problematiche da affrontare. L’ansia, infatti, può condizionare la vita di un individuo sotto molti punti di vista: per esempio può causare problemi nel prendere sonno, o fare sì che al mattino ci si svegli senza sentirsi riposati. Sia chiaro: l’ansia in sé non è un male. Occorre, invece, imparare a riconoscere l’ansia buona per distinguerla rispetto a quella cattiva. Nel primo caso, si tratta di una sensazione momentanea e proporzionata con gli eventi: non solo non è dannosa, ma è addirittura necessaria, poiché favorisce un adattamento migliore. Diverso è il caso dell’ansia cattiva, che blocca e paralizza le persone che ne soffrono, rappresentando un vero e proprio freno.

Immagine in evidenza fornita da Optimamente.

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