
Perché è importante utilizzare le mappe mentali a scuola?
Cosa sono le mappe mentali? Perché utilizzarle a scuola?
Intervista a Giorgio Luigi Borghi, esperto di apprendimento creativo.
Giorgio Luigi Borghi ha iniziato ad occuparsi di tecniche di memoria e apprendimento veloce, venticinque anni fa. Partendo da queste, ha ideato un metodo (metodo SEF -Scuola Elementare Facile) con cui è possibile sfruttare la creatività dei bimbi per indirizzarla verso lo studio.
In questa breve intervista parliamo di una delle tecniche di cui si avvale il metodo SEF.
“Buongiorno Giorgio, nel tuo metodo, un’importanza fondamentale l’hanno le mappe mentali. Ci puoi spiegare il perché?”
Perché, senza fare tanti giri di parole, hanno una marcia in più rispetto a tutti gli altri strumenti di apprendimento.
“Per quale motivo?”
Analizziamo le due parole, mappa e mentale.
Cos’è una mappa? Una mappa è un disegno semplificato e in due dimensioni di uno spazio.
Per fare un esempio banale, la mappa dell’isola del tesoro.
Ora, se alla parola mappa aggiungiamo mentale, capiamo subito che qui lo spazio rappresentato non è un’isola, ma la mente.
Va detto che, parlare di mente, significa parlare di cervello e di pensieri.
Possiamo allora dire che la mappa mentale è il disegno di come il cervello umano formula pensieri.
Ma come formula pensieri un cervello?
“E’ importante saperlo?”
Penso che dalla risposta a questa domanda si possa capire meglio come funziona una mappa mentale.
Diciamo allora che un cervello formula pensieri in maniera radiale.
“Cosa significa?”
Per comprendere meglio questo concetto facciamo un paragone: la cellula cerebrale addetta al pensiero (neurone) somiglia a una piovra, per via di un corpo centrale dal quale partono una serie di tentacoli.
Chiudete gli occhi e visualizzate nella vostra mente questa piovra. La vedete?
Bene. Dovete sapere allora che il cervello ha miliardi di queste piovre (neuroni) collegate tra loro attraverso i loro tentacoli. Per imprimere meglio quest’altra immagine, pensate a tante piovre che fanno conoscenza.
Che succede? Ovviamente, dato che sono educate, si stringono le loro innumerevoli mani!
“Piacere, piacere, piacere, piacere, piacere, piacere, piacere…”
Fermiamoci un attimo, richiudiamo gli occhi e immaginiamoci questa scena (non proseguite finché non l’avete fatto…;-).
La scena è buffa, ma proprio per questo, rende bene l’idea.
Ora, tutte queste piovre collegate tra loro, formano una rete tridimensionale attraverso la quale il pensiero si propaga in tutte le direzioni e cioè in maniera radiale.
Cosa fa dunque una mappa mentale? Riproduce su disegno questa struttura radiale.
E’ per questo motivo allora che è così efficace nell’apprendimento.
Perché in sostanza, parla la stessa lingua del cervello.
“Grazie Giorgio per l’intervista e per le informazioni offerte, saranno sicuramente di grande aiuto per noi insegnanti e per tutti i genitori interessati alle tematiche legate all’apprendimento dei propri figli.”
Se volete sapere di più su Giorgio Luigi Borghi e il suo metodo SEF, potete scaricare la guida SCUOLA ELEMENTARE FACILE da qui.
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