Per fornire un’idea su come sarà la prova d’italiano, il documento del Ministero dell’Istruzione fornisce anche dei validi esempi per ogni tipologia di prova scritta. Ecco alcuni esempi, tratti dal sito Tecnica della scuola per quanto riguarda il testo narrativo:
- “A volte capita di trovarsi in un ingorgo mostruoso e di sentirsi come criceti tra le spire d’un serpente di metallo: nelle macchine tutti suonano i clacson, inveiscono contro la vecchia che ha perso il tempo del semaforo verde, contro il vicino che stringe, contro l’autobus messo di traverso, contro il mondo intero“.
(Marco Lodoli, Isole. Guida vagabonda di Roma, Torino, Einaudi, 2005)
“Scrivi un breve racconto i cui personaggi siano inseriti nell’ambiente descritto nel testo. Immagina che il tuo lavoro sarà letto ai tuoi compagni nell’ambito di un progetto scolastico che, attraverso ricerche e narrazioni, voglia far emergere i problemi della città”.
- 2. “I grandi non c’erano più. Le macchine stavano lì ma loro non c’erano. Le case vuote, le porte aperte.
Correvamo tutti da una casa all’altra. Barbara era agitata. -Da te c’è qualcuno?
– No. E da te?
– Nemmeno.
– Dove sono? – Remo aveva il fiatone – Ho guardato pure nell’orto.
– Che facciamo? – Ha chiesto Barbara
Ho risposto: – Non lo so”.
(Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Torino, Einaudi, 2001)
“Traendo spunto da questo brano, scrivi un racconto in cui immagini cosa potrebbero fare dei ragazzi in una circostanza così singolare. Il tuo testo sarà inserito in una raccolta di testi scritti dai tuoi coetanei e sarà letto dai tuoi compagni nei quali vuoi suscitare curiosità ed interesse”.
3. “Un ricordo che non si cancellerà mai dalla mia memoria
Sviluppa questo spunto in un racconto legato ad un episodio della vita scolastica che ti fa piacere ricordare. Il tuo racconto sarà letto durante una festa di fine d’anno e ha come scopo quello di condividere un’esperienza significativa e conservarne il ricordo”.
1. Osserva attentamente la riproduzione del dipinto di Pierre Auguste Renoir, “Pomeriggio dei bambini a Wargemont”. Dopo aver descritto in modo oggettivo uno dei personaggi presenti nel quadro, soffermati sulle impressioni che suscita in te questa immagine.

2. La tua scuola si è gemellata con un istituto di un’altra regione italiana. Ti è stato affidato il compito di pubblicare sul sito web una descrizione del quartiere o del territorio in cui è situata la tua scuola. Il tuo testo è indirizzato agli alunni dell’altro istituto ed ha lo scopo di fornire loro informazioni sugli aspetti urbani/paesaggistici e sui luoghi di socializzazione delle ragazze e dei ragazzi della tua età.
3. C’è un oggetto che desideri avere da tanto tempo, ma temi che i tuoi genitori non siano propensi ad acquistarlo. Cerca di convincerli con una descrizione che metta in luce le qualità
dell’oggetto ed insieme contenga un’efficace e convincente argomentazione circa i motivi per cui vuoi averlo.
Leggi il seguente brano tratto dal Marcovaldo di Italo Calvino.
“Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s’accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d’altre terre.
Un giorno, sulla striscia d’aiola d’un corso cittadino, capitò chissà donde una ventata di spore, e ci germinarono dei funghi. Nessuno se ne accorse tranne il manovale Marcovaldo che proprio lì prendeva ogni mattina il tram.
Aveva questo Marcovaldo un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, pur studiati che fossero a colpire l’attenzione, mai fermavano il suo sguardo che pareva scorrere sulla sabbia del deserto. Invece, una foglia che ingiallisse su un ramo, una piuma che si impigliasse ad una tegola, non gli sfuggivano mai; non c’’era tafano sul dorso d’un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che Marcovaldo non notasse, e non facesse oggetto di ragionamento; scoprendo i mutamenti della stagione, i desideri del suo animo, e le miserie della sua esistenza”
(Italo Calvino, Romanzi e racconti, Milano, Mondadori)
Per Marcovaldo, la vita in campagna permette di seguire il ciclo delle stagioni, di amare la natura, di evitare il traffico e la frenesia della città: per questo egli pensa che sia meglio vivere in campagna piuttosto che in città. Rispetto alla affermazione è meglio vivere in campagna piuttosto che in città esprimi la tua opinione e argomenta il tuo assenso o il tuo dissenso. Nel testo devi indicare una tesi di partenza, le ragioni o gli argomenti a sostegno della tua tesi e gli eventuali riferimenti a testi o autori che aiutino a sostenere questa tua tesi.