
Tutto quello che devi sapere sui probiotici (e sulla loro efficacia)
I probiotici nello yogurt fanno bene? A cosa serve il microbiota intestinale. Cosa mangiare e cosa bere
Cerchiamo di rispondere a queste domande
Il mercato italiano dei probiotici è, a livello numerico, il più importante di tutta Europa. I nostri connazionali, evidentemente, sono abituati ad assumere questi microrganismi vivi. Ma sono sempre tali? Non è detto: per esempio, i probiotici che si trovano negli yogurt non sono in grado di arrivare all’intestino ancora vivi. La loro sopravvivenza, anche nel caso in cui l’intestino venga raggiunto, è comunque di durata breve, tale da non consentire una colonizzazione duratura.
Gli yogurt con i probiotici fanno bene?
Occorre distinguere, dunque, tra gli integratori di probiotici che si possono comprare in farmacia (o in una farmacia online) e i prodotti del supermercato che contengono i probiotici, come per esempio kefir, yogurt o altri alimenti fermentati. Questi ultimi hanno sì un effetto benefico nei confronti della salute, che però dipende dal processo di fermentazione. Senza dubbio la flora batterica dell’intestino può essere influenzata in modo positivo da particolari ceppi di probiotici; tuttavia la loro efficacia è correlata alle condizioni di salute del soggetto e alle caratteristiche dei microrganismi stessi.
Il microbiota intestinale
Sono numerosi i compiti importanti a cui è deputato il microbiota intestinale, che è coinvolto – per esempio – nella produzione di varie sostanze attive (tra cui le vitamine) e nella digestione di quei composti che gli enzimi digestivi non sono in grado di demolire. Ma non è tutto, perché esso serve anche a regolare il livello di permeabilità della barriera intestinale e di conseguenza influenza le modalità di assorbimento delle varie sostanze, siano esse dannose o utili. Certo è che quando è sano il microbiota contrasta l’azione dei batteri patogeni e, al tempo stesso, agevola le reazioni immunitarie necessarie.
Biotrap, integratore per il dismicrobismo intestinale
Un ottimo integratore di probiotici è Biotrap, consigliato in modo particolare per contrastare il dismicrobismo intestinale che si verifica quando si assumono degli antibiotici. Non solo: esso può essere utilizzato anche in presenza di diarree acute, di aerofagia o di meteorismo, contribuendo a diminuire il gonfiore intestinale. I componenti di Biotrap agiscono in sinergia per fare in modo che l’attività dell’intestino venga riportata alla sua regolarità: è sufficiente un trattamento di breve durata per garantire il riequlibrio della flora batterica e per consolidare le difese immunitarie, disattivando specifiche enterotossine batteriche.
Alla ricerca di un microbiota sano
Va detto che il microbiota è ancora oggi al centro di numerose ricerche scientifiche, e molto deve essere scoperto su questo tema. Quel che è certo è che l’alimentazione lo influenza: per esempio i suoi processi fermentativi sono agevolati dalla verdura e dalla frutta che hanno una polpa morbida, in quanto si tratta di alimenti con un elevato contenuto di fibra solubile (i cosiddetti prebiotici). Viceversa, spesso gli alimenti di origine animale contribuiscono all’infiammazione intestinale e al metabolismo putrefattivo. Conseguenze negative sul microbiota sono innescate anche da pesticidi e altre sostanze estranee.
Cosa mangiare e cosa non mangiare
La nostra dieta dovrebbe includere, poi, tutte quelle spezie che si caratterizzano per un alto tenore di oli essenziali, in quanto esse condizionano la flora batterica intestinale in senso positivo: è il caso dello zenzero, della salvia, del basilico e del rosmarino. Il consiglio degli esperti è quello di limitare il consumo degli alimenti ultra-processati, dal momento che contengono additivi che possono agevolare le infiammazioni. Meglio puntare, invece, sui prodotti di origine vegetale, possibilmente di provenienza bio, da condire con le spezie e le erbe aromatiche tipiche della tradizione culinaria del nostro Paese.
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