
Niente schermi luminosi prima di andare a dormire per bambini e ragazzi
Luce blu degli schermi luminosi e effetti sui bambini
Videogiochi, tablet, e-book la sera prima di dormire disturbano il sonno a bambini e ragazzi
Un gruppo di ricercatori inglesi e svizzeri ha pubblicato sulla rivista Environment International uno studio che dimostra come l’uso notturno di schermi luminosi porti ad una scarsa qualità del sonno.
È stato … dimostrato che il sonno insufficiente è legato alla compromissione delle risposte immunitarie, alla depressione, all’ansia e all’obesità sia nei bambini che negli adolescenti.
I dati sono stati raccolti grazie a 6.616 adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 12 anni che hanno partecipato allo studio.
Più del 70% di loro ha riferito di aver usato almeno un dispositivo entro un’ora dall’andare a letto.
I risultati hanno mostrato che coloro che usavano un telefono o guardavano la televisione in una stanza con una luce accesa avevano il 31% in più di probabilità di dormire di meno rispetto a quelli che non usavano lo schermo.
La probabilità è aumentata al 147% se la stessa attività si svolgeva al buio.
(ANSA gennaio 2019).
Ma perché gli schemi luminosi influenzano negativamente il nostro sonno?
La luce che proviene dagli schemi luminosi ha sul nostro cervello lo stesso effetto del sole: inibisce la produzione della melatonina, l’ormone del sonno, che favorisce l’addormentamento e svolge il fondamentale compito di regolare il ciclo sonno-veglia.
Danni e le conseguenze derivate da un’esposizione eccessiva a televisione, Pc e videogiochi
Bambini e adolescenti esposti eccessivamente a schemi luminosi possono presentare due tipi di disturbi:
- immediati
- a lungo termine
Disturbi immediati:
- irritazione agli occhi;
- rossore agli occhi;
- secchezza oculare;
- lacrimazione oculare ridotta;
- astenopia, cioè stanchezza eccessiva della vista;
- difficoltà a dormire a causa dell’inibizione della produzione di melatonina;
- mal di testa.
Disturbi a lungo termine
Questi danni sono purtroppo maggiori e anche più seri. Secondo alcuni studiosi l’eccessiva esposizione potrebbe causare la “maculopatia”, ossia la perdita della funzione visiva centrale. I soggetti affetti da maculopatia risultano avere una zona di non visione al centro del campo visivo.
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