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scuola parentale

Homeschooling o scuola parentale: potrebbero aumentare le adesioni

HOMESCHOOLING o scuola parentale, scelta sempre più diffusa fra le famiglie a causa delle incognite legate al futuro anno scolastico

Da marzo 2020 i genitori degli alunni di scuola primaria hanno dovuto confrontarsi con la DAD (didattica a distanza) cercando di sostenere i propri figli nell’apprendimento.

Le incertezze rispetto al futuro anno scolastico e le nuove relazioni createsi in famiglia durante il periodo di lockdown, stanno portando molti genitori a rivedere le loro posizioni rispetto all’homeschooling, cioè alla “scuola casa”.

Ma che cos’è l’homeschooling?

Homeschooling è una parola americana, il termine corretto è istruzione parentale. 

L’istruzione parentale è consentita perché in Italia l’istruzione è obbligatoria ma non la scuola.

Cosa significa? Vuol dire che un genitore può occuparsi dell’istruzione diretta dei propri figli invece di delegare questa responsabilità allo Stato o ad altri enti privati.

Per potersi organizzare con l’istruzione parentale, la famiglia deve dimostrare tramite autocertificazione al Dirigente Didattico del Comune di appartenenza del figlio, di possedere le competenze economiche e formative per adempire all’istruzione del minore.

Al termine di ogni anno scolastico i bambini che hanno seguito l’istruzione a casa, dovranno sostenere un esame d’idoneità presso una scuola pubblica per accedere alla classe successiva.

Perché il fenomeno della scuola parentale è in crescita?

Negli ultimi anni anche in Italia si sta diffondendo il fenomeno dell’homeschooling per vari motivi:

  • sfiducia verso il sistema nazionale d’istruzione;
  • maggiore attenzione dei genitori rispetto all’istruzione dei figli;
  • ricerca di una modalità d’apprendimento legate ai tempi e ai bisogni del singolo bambini.

Oggi ci sono nuove motivazioni:

  • incertezza per il futuro;
  • paura di dover richiedere ai bambini di frequentare scuola con la mascherina o con divisorie;
  • timori legati al contagi.

Non solo, alcune famiglie hanno il timore di possibili chiusure delle scuole nel periodo autunnale e, sapendo di non poter stare a casa dal lavoro, preferiscono organizzare a casa una sorta di scuola parentale con un gruppo ristretto di bambini e un’insegnante o una baby-sitter.

Da docente e da genitore non posso non essere preoccupata per il futuro della scuola e dell’educazione dei bambini. E’ importante che vengano emanate indicazioni certe rispetto a quello che succederà a settembre per permettere alle famiglie di recuperare fiducia nel nostro sistema d’istruzione.

Detto ciò, l’homeschooling deve essere una scelta consapevole e rappresentare una filosofia di pensiero, non un ripiego dovuto all’incertezza.

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