
Come aiutare i bambini a studiare: 3 trucchi da seguire
Quando i bambini iniziano ad andare a scuola non sempre riescono a sostenerne i ritmi. Stare attenti durante le lezioni non è facile perché distrarsi è molto più divertente. Tuttavia se un bambino non presta la giusta attenzione alle spiegazioni della maestra durante le lezioni, può rischiare di restare indietro con il programma e farà molta più fatica a fare i compiti che assegnati per casa.
Una volta arrivato a casa il bambino potrebbe poi aver bisogno di un adeguato sostegno per svolgere i compiti e il coinvolgimento dei familiari è in effetti raccomandato in molti casi; i genitori, quindi, possono sedersi con lui per capire cosa non capisce, aiutarlo con giochi e attrezzi specifici, come ad esempio i regoli colorati per imparare a contare, e cercare di comprendere il perché di queste difficoltà, senza farglielo pesare.
Fare tutto questo non è sicuramente facile, inoltre bisogna anche trovare abbastanza tempo da dedicare alle altre attività che compongono le giornate da adulti. Aiutare il proprio bambino a studiare è comunque una priorità; permette al piccolo di avere fiducia in sé stessi e lo aiuta ad affrontare le varie sfide della vita, con la consapevolezza di poter contare su qualcuno in caso di difficoltà.
Ecco alcuni trucchi per aiutare i bambini a studiare.
L’incoraggiamento
È importante sostenere il bambino mentre fa i compiti a casa, seguirlo passo dopo passo consigliando, se necessario, come affrontare le varie difficoltà che incontra cercando di capire quali sono i suoi punti deboli e incoraggiando ad affrontarli.
Non bisogna dimenticare, inoltre, di lodare anche i suoi errori, facendogli capire che sbagliare serve per imparare. Occorre far capire al bambino che non serve abbattersi davanti alle difficoltà e che gli aspetti negativi di un problema possono facilmente trasformarsi in positivi.
La concentrazione
La concentrazione nei bambini si sviluppa giorno dopo giorno fin dalla più tenera età. Per fare questo bisogna però allenarsi anche pochi minuti al giorno. All’inizio non sarà facile e il bambino potrà demoralizzarsi; ha quindi bisogno di tutto il sostegno dei genitori per continuare.
Gli esercizi vanno ripetuti in modo costante e la soddisfazione che si prova a vedere i primi risultati aiuta anche a migliorare l’autostima. Il modo migliore per sviluppare l’allenamento mentale nei più piccoli è svolgere dei giochi specifici. In commercio è possibile trovare tanti libri appositamente pensati per sviluppare l’intelligenza verbale dei bambini, che contengono diversi esercizi da completare che richiedono attenzione e precisione.
Imparare a memoria una filastrocca o una storia aiuta a sviluppare la memoria e migliora le capacità comunicative. Anche i giochi creativi come disegnare, ritagliare o costruire con i mattoncini, permettono il corretto sviluppo dell’agilità mentale nel bambino.
Un ambiente di studio tranquillo
È fondamentale scegliere una stanza dove il bambino possa studiare e fare i compiti in completa tranquillità senza distrazioni, come quella della televisione o di altre persone che chiacchierano. Occorre, quindi, realizzare un clima rilassato, senza mettergli ansia e senza fargli pressioni.
Non bisogna farlo sentire in colpa quando sbaglia un esercizio, le difficoltà nei compiti si affrontano insieme e si superano un po’ alla volta. Il bambino deve inoltre capire che è normale avere delle materie in cui si è meno portati, ma che con il giusto esercizio potrà diventare bravissimo anche in quelle.
Ricordati di organizzare delle piccole pause durante i compiti a casa; in questo modo i bambini possono fare merenda e svagarsi per alcuni minuti, prima di riprendere le attività di studio. Staccare dalle esercitazioni è fondamentale per allentare la tensione, ridurre la stanchezza e ripristinare la concentrazione necessaria.
Aiutare i bambini durante i compiti a casa è possibile grazie anche ai trucchi appena visti. Tutti questi consigli sono utili ad aiutare un figlio nelle materie in cui trova più difficoltà; oltre al suo impegno, infatti, è indispensabile la presenza di un genitore al suo fianco per sostenerlo e incoraggiarlo.
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