Ripensarmi mamma

Se chiudiamo gli occhi e pensiamo alle sensazioni legate all’essere madri, vengono in mente tra le più svariate e variopinte, io penso immediatamente alle mille cose da fare,le corse, ciò che devi ricordare perché solo tu lo puoi fare, ciò che devi preparare e ancora ricordarti di preparare; i vestiti per il mattino così tutto è funzionale, colazione per sfamare il più esigente e dolce palato di casa, la televisione o l’iPad da spegnere perché è tardi e si deve uscire, poi i capricci da gestire, pannolini da levare e vasino da comprare.

Poi mi scappa un sorriso e un sospiro; come corrono in fretta i pensieri; invece per essere mamma, ho aspettato 9 mesi, sembravano interminabili, leggevo ogni tipo di articolo che potesse farmi sentire meno sola con le mie paure di non farcela e non essere all’altezza, fantasticavo su come sarebbe stato, la mia pancia lievitava, con lei le ansie, prestavo attenzione ai suoi movimenti e tentavo di rallentare i miei, per terrore di fargli male. I vestiti erano un piccolo dramma, soprattutto le giacche invernali, non trovavo nulla da mettere, che mi facesse sentire anche abbastanza carina; lo shopping per il mio piccolo era un’impresa, ascoltavo i consigli di amici e parenti che si dividevano in pro acquisti “di misura” e “meglio più abbondanti” perché gli vanno per più tempo.
Gli esiti degli esami da aspettare, le analisi da fare…

Quanti pensieri, quante preoccupazioni ma che bellezza, sapere di avercela fatta come ce la farete voi, di poter vedere quel pezzetto di cuore, che gira con le sue idee e con i suoi gusti per casa, che gira per la città e per il mondo… Essere mamma vuol dire, aver imparato ad amare senza condizioni nè aspettative.

Ilaria

A cura della redazione di Teneramente.it

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