Skip to main content

A Natale papà diventa geniale

Si avvicina il Natale
e papà ,che è un tipo speciale,

attraversa la neve fitta
per salire su una vecchia soffitta..

Entra e si mette a rovistare
Tra le tavole vecchie da riutilizzare

Poi se ne esce con quel che ha trovato
Ed un progetto già lo ha ideato:

farà una slitta per il suo bambino
e la dipingerà di rosso rubino!

In poco tempo il lavoro è fatto
Ed il suo piccolo pare “matto”

Va su è giù per le colline
Di neve fresca e le bambine,

vicine di casa, esterrefatte,
da quella slitta sono molto attratte.

Quel bravo papà già altro ha in mente:
anche quelle bambine farà CONTENTE!

La pecorella solitaria

C’era una volta una pecorella
Che non aveva neppure una sorella,

girovagava di qua e di là
brucando le erbette intorno alla città,

Intanto rimuginava sul suo destino
E si rattristava sempre un pochino..

Un giorno vide apparire in lontananza
Delle luci che le accesero una strana speranza:

Si avvicinò lentamente , lentamente
Ma non riusciva a capirci niente:

C’era gente che si affannava, chi costruiva una
capanna,
chi realizzava una culla per metterci un bimbo a fare
la nanna..

Un tizio che stava allestendo un recinto,
vide la pecorella e, quasi d’istinto,

la chiamò a gran voce :-Ehi , vieni quaggiù,
Tra poco ,sai, nascerà Gesù

Il nostro è un Presepe Vivente,
c’è tanta gente ma sinceramente

alla nostra pastorella
mancherebbe ancora una pecorella!-

Solitaria , attratta da quel misterioso richiamo,
si avvicinò a chi le tendeva una mano..

Entrò a far parte di quel cast eccezionale
E ne diventò un tassello speciale !

La pecorella non solo trovò compagnia
Ma si trovò avvolta da una magia,

una magia che tutti gli anni si rinnova,
che fa la Storia bella e sempre nuova:

Il Natale premiò Solitaria,
Il suo felice belato risuonò nell’aria!

Il bambino senza pazienza

( storiella natalizia) 
 
Giorgino alle ore  ventidue  
Era già stufo di fare le faccende sue: 
 
preparare la tazza per Babbo Natale 
con qualche biscotto davvero speciale, 
 
liberare il caminetto dagli oggetti 
per rendere i passaggi diretti.. 
 
Alle ventitrè non ne poteva più, 
gli venne un’idea guardando il cucù: 
 
“ E se spostassi la lancetta di un’ora?” 
Detto fatto e l’uccellino cantò ancora e ancora, 
 
per dodici volte il cucù sbucò 
ma Babbo Natale non ci cascò! 
 
Gigino fu scoperto, ci fece una figuraccia, 
al biscotto dovette aggiungere un bel pezzo della sua 
focaccia! 
                                      (Marzia Cabano)

Una stellina veramente felice

Cera una volta una stellina lassù 
Che brillava nella notte blu, 
 
Faceva CIAO a tutti sopra al Mondo, 
con tutti avrebbe voluto fare un girotondo, 
 
mandava baci al lupo, all’orso 
ma ognuno proseguiva e faceva il proprio percorso.. 
 
Una sera di dicembre ,un abete meraviglioso, 
tutto addobbato ,alto e un po’ vanitoso, 
 
alzò lo sguardo e vide lassù 
la bella stellina che guardava giù 
_ Che meraviglia! _ Pensò  
-La stella, ancora, io non ce l’ho 
 
Ma poiché sono il più bello davvero, 
per me ci vorrebbe un bell’astro vero!- 
 
Allungò i rami  e l’afferrò, 
la stellina un poco si spaventò 
 
ma quando vide la gente incantata, 
non pensò più a niente ,era agitata 
 
ma soddisfatta  e felicissima, 
non era più una stella comunissima 
 
ma la più bella sulla sommità 
di un Albero  che  donava la felicità
                              (Marzia Cabano)